Smart working dal punto di vista del lavoratore

Smart working: serve concentrazione, autonomia responsabilità perché funzioni veramente

Scritto da Elena Tosatto il 7 Dicembre 2017 @ 10:31 - Curiosità

Qualche dato sullo smart working in Italia

Una volta normato, cambia il rapporto dello smart working per il lavoratore. Secondo l’Osservatorio Smart Working della School of Management del Politecnico di Milano, circa il 7% degli impiegati adotta lo smart working; si tratta nella maggior parte di uomini (69%) con età media 41 anni.

Lo smart worker è un lavoratore sempre più isolato, che mantiene contatti virtuali con l’azienda. Per periodi determinati (ad esempio qualche giorno al mese), può non essere più fisicamente presente in ufficio ma resta collegato virtualmente ad esso.

worker

Perché decidere di ricorrere al lavoro agile?

Poter decidere di utilizzare lo smart working per il lavoratore rappresenta un vantaggio, sotto molti aspetti e per molte categorie. Le donne possono gestire meglio gli orari per andare incontro alle esigenze famigliari. I pendolari risparmieranno sui tempi degli spostamenti, e ciò che ne guadagna è la produttività. Lo smart worker deve essere messo in grado di operare con i giusti strumenti tecnologici, per lo svolgimento del lavoro da remoto. Questo dipende comunque dal datore di lavoro.

Il lavoratore deve, come normativa prevede, poter scegliere di appoggiarsi al lavoro agile. Non tutti infatti sono pronti ad approcciarsi a questa modalità di lavoro. Deve avere la possibilità di provare e di tornare alle condizioni precedenti, qualora non si sentisse portato al lavoro da remoto.

Da un lato, chi adotta il lavoro agile ha maggiore autonomia e indipendenza; d’altro canto, deve possedere un forte senso di responsabilità, una forte capacità di concentrazione ed un buon senso dell’organizzazione. Scattano dunque una serie di meccanismi impliciti. Così, l’home worker tenderà ad essere più competitivo, dovrà rendere più di un office worker perché deve dimostrare di poter svolgere lo stesso lavoro anche al di fuori delle pareti dell’ufficio classico. Non dovrà cedere alle distrazioni e dovrà essere dotato degli stessi mezzi del collega in ufficio. Dovrà avere una adeguata connessione ed una potente rete per accedere in cloud a tutti i documenti a cui accede il collega in postazione standard.

_Elena

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