Smart working sostenibile

Il lavoratore smart? Sceglierà sempre più spesso spazi sostenibili

Scritto da Elena Tosatto il 30 Luglio 2021 @ 10:00 - News

Lo smart working è sostenibile?

Smart working sostenibile, si può? Da quando il lavoro è diventato smart, ne ha guadagnato la natura. Col il passaggio forzato allo smart working, i livelli di inquinamento sono scesi. Non prendere l’auto e nemmeno altri mezzi, ha fatto scendere i livelli di inquinamento ambientale. E anche di rumori. Abbiamo visto tutti durante il lockdown di aprile 2020 che spesso gli animali hanno riconquistato habitat anche cittadini.

Anche il minore utilizzo degli uffici, ha ridotto i consumi di acqua, gas e corrente. Consumi che sono ovviamente aumentati in ambito domestico. Per non parlare dei rifiuti: in ambito aziendale, ne sono stati prodotti molti meno (ad esempio, a causa del minor consumo di bottiglie d’acqua in plastica).

Quanto si risparmia col lavoro in smart?

Nascono, proprio ad inizio pandemia, applicazioni in grado di calcolare il risparmio per i lavoratori che svolgono smart working. Risparmio, dal punto di vista economico, ambientale e di tempo. Infatti, basta inserire il tragitto che normalmente viene effettuato da casa a lavoro ed i giorni in cui si svolge lavoro in smart. L’applicazione stimerà quanti km e quanto tempo (e di conseguenza, quanti soldi) sono stati risparmiati in un certo periodo. La piattaforma si chiama Colleghiamo il lavoro. Ad oggi, da inizio pandemia, non sono stati emessi circa 440.000 Kg di CO2. Sono state risparmiate più di 73.000 ore da dedicare al tempo libero. E di conseguenza sono stati risparmiati dagli italiani almeno 785.000 €.

Anche internet inquina: Cloud e Data Center green

Si stima che ogni mail da 1Mb emetta circa 20 g di CO2. Internet inquina; ecco perché sempre più le aziende si appoggiano a fornitori di energia derivata da fonti rinnovabili.

La digitalizzazione, portata all’estremo nell’ultimo anno, ha permesso da un lato di ottimizzare le attività, dall’altro di ridurre le emissioni di CO2. Ma il rovescio della medaglia, è che tutti questi processi portano ad un maggiore uso di energia elettrica. Ecco allora che il passaggio al Cloud può diventare la soluzione. Perché facendo gestire dall’esterno le infrastrutture, la responsabilità della sostenibilità passa ai provider.

Il cloud permette non solo di dare continuità al business. Poter lavorare da qualunque dispositivo, in qualunque momento, è stato fondamentale, durante la pandemia. Oltre a ciò, i provider possono costruire i loro Data Center appoggiandosi a fonti di energia rinnovabili. Aruba ad esempio oggi si appoggia a centrali idroelettriche e pannelli solari, per autoprodurre energia rinnovabile ed alimentare i suoi Data Center. Oltre ad utilizzare scambiatori di calore per il raffreddamento delle sale server. Ma anche ricorrendo a macchine sempre più recenti e performanti. Dunque meno macchine, ma più performanti, uguale risparmio (economico ed energetico). Prossimo passo, virtualizzazione dei server.

Smart working sostenibile? C’è chi lavora “green”

Sono sempre più gli spazi e i servizi collegati al lavoro, che si appoggiano alla filosofia green.
Picnic Chic è ad esempio un portale attraverso il quale prenotare il proprio picnic in mezzo alla natura. In particolare, Picnic Chic propone i pacchetti “Green working”, un modo per lavorare e fare la pausa pranzo immersi nel verde.

E poi capita sempre più spesso che spazi inutilizzati vengano riconvertiti a coworking e centri uffici. Ed in questa fase di riqualificazione, viene sempre più posta l’attenzione all’ecosostenibilità.

Cosa cercherà il lavoratore?

Il lavoratore avrà sempre più possibilità di scegliere dove lavorare. Oggi, apprezza spazi di recente costruzione e possibilmente collegati a fonti rinnovabili. Sempre più attenzione viene data al lato sostenibile dello spazio che si usa. L’utilizzatore cercherà spazi lavorativi green. Meno sprechi, meno carta, più attenzione alla raccolta differenziata; più riciclo (ad esempio nell’uso di materiali riciclati per i gadget promozionali). Ambienti illuminati da luce naturale. E più piante. Queste le sfide alle quali ogni business center dovrà adattarsi. E queste le sfide che anche noi di 599 Europa abbiamo intrapreso.

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