Coworking per tutti? No, l’avvocato non sempre

L'ufficio per l'avvocato: riservato, accessibile e all inclusive

Scritto da Elena Tosatto il 30 Ottobre 2019 @ 18:15 - Curiosità

Prendiamo una figura professionale che potrebbe trovare in un coworking come 599 europa l’ambiente adatto per svolgere le proprie attività: l’avvocato. Qui infatti potrebbe:

  • disporre di un ufficio riservato, dove incontrare colleghi o clienti o telefonare;
  • accedere al proprio ufficio negli orari più disparati grazie all’accesso 24/7;
  • stampare in maniera riservata, grazie all’attivazione della stampante tramite badge personale;
  • pagare un canone mensile comprensivo dei principali servizi;
  • ricevere ospiti grazie ad un personale di reception attivo in orario ufficio;
  • apporre il proprio logo all’interno del Centro;
  • allargare la propria clientela grazie all’ambiente collaborativo che si sviluppa all’interno del centro;
  • sfruttare la connessione internet del centro per svolgere attività di back office;
  • eleggere il centro a proprio domicilio professionale.
Ufficio avvocato Torino

Quali strumenti utilizza l’avvocato?

Non si tratta di una categoria professionale con grosse esigenze dal punto di vista degli strumenti informatici. Necessitano principalmente di telefono e pc. E questi ultimi vengono solitamente forniti loro dallo studio di appartenenza oppure sono di loro proprietà. Possono accedere da remoto ai loro gestionali (esattamente come i professionisti che lavorano da casa). Normalmente non hanno motivazioni economiche che li trattengano dal portare il proprio studio all’interno di un business center.

Allora perché questo professionista non utilizza il nostro ma nemmeno gli altri Business center?

Gli scogli possono essere molteplici. In primis, vi è un blocco culturale, rappresentato dal fatto che normalmente l’avvocato non può permettersi di assentarsi a lungo dal proprio studio. Questo per non essere da meno rispetto ai propri collaboratori, in termini di tempo e produttività. Quanto meno all’apparenza.

In secondo luogo, alcuni non si sentono tutelati in merito alla privacy, all’interno di strutture come i business center e i coworking. Se da una parte, come categoria, è abituato a condividere lo studio coi propri partner, d’altro canto non è pronto a condividerlo con altre categorie professionali.

Categorie professionali più “riservate”

Negli anni, all’interno di 599 europa coworking sono spesso stati noleggiati uffici da differenti professionisti per così dire di categorie più “delicate”, dal punto di vista della privacy. Abbiamo ospitato ed ospitiamo tuttora psicologi, commercialisti e curatori fallimentari, organizzatori di incontri personali. Da 599 europa, la rete internet è sicura e permette accesso univoco per ogni singolo ufficio, tramite pw regolarmente cambiata. L’accesso alla struttura è regolamentato da badge, che viene rilasciato solo con cauzione e fotocopia della carta d’identità. La stampante è regolamentata da attivazione tramite badge. I documenti possono essere mandati in stampa ma uscire solo nel momento in cui il badge personale attiva la stampante. Le pareti sono insonorizzate, e permettono di effettuare conversazioni e telefonate in maniera riservata. Tramite accordi con la reception, è possibile ricevere clienti in piena riservatezza.

Professionisti: meglio smart working che coworking

Insomma, sono molti i metodi che noi come altri coworking, applichiamo per dare spazio a tutti. Ma mentre molti studi professionali ricorrono allo smart working con il lavoro da remoto da casa, in generale è più difficoltoso per alcune categorie ricorrere al coworking. Non tanto per questioni di privacy, quanto più per blocchi culturali.

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