L’albergo ibrido in Italia: The Student Hotel

Alberghi ibridi: cosa sono e come funzionano

Scritto da Elena Tosatto il 27 Giugno 2016 @ 12:35 - News

Il giovanissimo fondatore e amministratore delegato della società The Student Hotel ha scelto il Bel Paese per il suo progetto di albergo ibrido. Dopo un’enorme fortuna dell’apertura in Olanda, Charlie Mac Gregor ci riprova e punta infatti sull’Italia.

Entro il 2017 l’abbandonato Palazzo del Sonno, conosciuto anche come Palazzo delle ex ferrovie di Viale Lavagnini a Firenze, subirà una riqualificazione completa, trasformandosi nel primo esemplare italiano di albergo ibrido. Siete curiosi di sapere di che cosa si tratta? La struttura sarà un albergo e al tempo stesso una residenza a lungo termine per giovani studenti. Diventerà una meta per i viaggiatori, che potranno condividere il loro soggiorno con studenti, giovani professionisti e imprenditori. Il tutto in un contesto maestoso. La facciata ottocentesca rimarrà infatti la stessa, mentre tutto l’interno sarà completamente ristrutturato in chiave moderna. Ci saranno 394 stanze, una biblioteca, una lavanderia e si parla persino di una piscina panoramica sulla terrazza. Non mancherà la piazza esterna aperta a tutti con caffetteria, ristorante e palestra, che diventerà presto punto di incontro di ragazzi toscani e non.

Student Hotel

E adesso vi chiedo… in un progetto così moderno e prestigioso, poteva forse mancare all’interno uno spazio di coworking? Certamente no. Ebbene, la società olandese ha pensato anche a questo! Il coworking che ormai è ovunque, sarà presente anche all’interno dell’albergo ibrido di Firenze. Ci saranno infatti spazi e postazioni condivisi e sale riunioni dove tutti potranno comodamente lavorare e collaborare. Spazi moderni in un contesto prestigioso di condivisione.

Il progetto in altre città italiane

Gli oltre due milioni di euro versati nelle tasche del Comune serviranno dunque ad una riqualificazione della città. The Student Hotel ha già pronti altri 600 milioni da puntare su nuovi palazzi italiani da riqualificare. Sarebbero già state adocchiate Milano, Roma, Padova, Torino, Bologna. Insomma, sindaci drizzate le orecchie, i prossimi potreste essere voi!

_Serena

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